Il ruolo dell’acqua nella gravidanza

La gravidanza è un momento importante, durante il quale il corpo della donna si modifica per offrire le condizioni migliori di sviluppo al feto. In questa fase accadono molti cambiamenti e l’acqua svolge un ruolo fondamentale per il benessere della donna e del bambino.

Vediamo più in dettaglio alcuni dei processi più rilevanti in cui interviene l’acqua nel corpo umano e quali accorgimenti avere per mantenere un buono stato di salute e di idratazione.

L’ACQUA è ESSENZIALE NELLA GRAVIDANZA

La corretta educazione all’idratazione comincia prima del concepimento, come suggeriscono medici ed esperti, in modo da arrivare in salute e preparate alla gestazione, evitando la disidratazione.

Nei mesi in cui il bambino cresce, spesso uno dei cambiamenti più significativi che si osservano è l’aumento del volume del sangue materno; questo avviene per permettere la vascolarizzazione della placenta, che ha l’importantissimo compito di nutrire il feto, e per stabilire un compenso emodinamico nell’organismo della donna.

acqua in gravidanza

Quanta acqua bere in gravidanza

Affinché questo processo si compia è necessario che la futura mamma assuma dagli 1,5 ai 2 litri di acqua al giorno, con un incremento di circa 300 ml al giorno (quantità che deve ulteriormente aumentare durante i mesi estivi).

Una corretta idratazione aiuta anche a combattere i crampi, un fastidioso fenomeno che si verifica spesso di notte a causa di squilibri elettrolitici e ormonali, permette di mantenere la pelle elastica e aiuta lo svolgimento delle funzioni intestinali.

Durante i mesi estivi l’acqua aiuta anche a mantenere il calore corporeo sotto controllo, che durante la gestazione è leggermente più alto, e bilancia la naturale perdita di liquidi dovuta alla sudorazione.

Quale acqua bere in gravidanza

È importante saper scegliere la migliore acqua da bere in gravidanza, che sia adatta sia alla mamma sia al bambino.

Le acque consigliate da bere in gravidanza sono le acque oligominerali con un basso contenuto di sodio e le acque minimamente mineralizzate, come Acqua Sant’Anna: questo perché un’acqua leggera e con pochi sali minerali favorisce la diuresi e combatte la ritenzione idrica.

Vanno molto bene anche le acque minerali ricche di calcio. Per scegliere l’acqua giusta, con le caratteristiche che abbiamo visto, è importante saper leggere l’etichetta.

Acqua frizzante in gravidanza o naturale?

Per quanto riguarda l’acqua minerale gassata o naturale, non esiste un’indicazione precisa.

L’anidride carbonica non influisce sulla salute del bambino, ma c’è un fattore importante da considerare: la sensazione di gonfiore che può essere conseguente al consumo di acqua gassata.

Per contro, l’acqua addizionata di anidride carbonica può aiutare a contrastare la sensazione di nausea che spesso le future mamme sperimentano durante la gravidanza, soprattutto nelle ore mattutine; un metodo molto semplice ma efficace per contrastare la nausea è quello di bere piccoli sorsi di acqua più volte durante la giornata.

Per il resto, via libera all’acqua minerale preferita: frizzante o naturale che sia, l’importante è mantenersi sempre idratate.

Acqua e limone in gravidanza?

La nausea è un malessere comune nelle donne in gravidanza: può succedere che si manifesti nei primi tre mesi, a volte già a due settimane dal concepimento.

Per alleviare la nausea e la stanchezza durante questo periodo, esistono vari metodi naturali, come il consumo di acqua e limone, che aiuta a migliorare la digestione riducendo la sensazione di pesantezza e disagio. Altri agrumi come mandarini e pompelmi possono essere altrettanto benefici.

acqua in gravidanza

L’azione dei sali minerali in gravidanza

È bene che l’acqua da bere in gravidanza sia oligominerale, ma non bisogna temere i sali minerali che vi sono contenuti.

La loro presenza moderata è utile alla salute della mamma e del bambino e ricopre delle funzioni specifiche.

Vediamole nel dettaglio:

  • Calcio: Durante i nove mesi di attesa, l’organismo ha un fabbisogno accresciuto di calcio e la presenza nell’acqua contribuisce a soddisfare la richiesta del corpo.
  • Sodio: Essendo già presente negli alimenti “spesso in quantità eccessiva” è bene scegliere un’acqua povera di sodio, in modo da non favorire la ritenzione idrica e aiutare l’eliminazione dei liquidi in eccesso e la corretta funzionalità renale.
  • Livello di acidità: Spesso le mamme in attesa soffrono di disturbi digestivi e un pH lievemente acido non alcalino, intorno alla neutralità, può aiutare la digestione e dare sollievo.

La scelta di un’acqua oligominerale potrà essere portata avanti anche dopo il concepimento, durante l’allattamento e lo svezzamento e potrà accompagnare il bambino durante tutte le fasi della crescita.

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