L’anidride carbonica nell’acqua

L’acqua frizzante, con le sue vivaci bollicine, è una delle bevande più amate del mondo. In tanti la preferiscono a quella minerale naturale.

Ma ci siamo mai fermati a chiederci da dove vengano esattamente queste bollicine e come influenzino la nostra esperienza gustativa?

La risposta risiede nell’anidride carbonica (CO2), detta anche biossido di carbonio. Questo gas, quando disciolto in acqua, dà vita al sapore tipico dell’acqua frizzante e di altre bibite, come seltzer, toniche e numerosi soft drink.

Mentre l’acqua gassata ha guadagnato popolarità in tutto il mondo come bevanda rinfrescante, dietro le sue bollicine si nasconde una scienza affascinante e una storia industriale centenaria. In questo articolo, ci immergeremo nel mondo dell’anidride carbonica nell’acqua, scoprendo come la CO2 trasforma un semplice bicchiere d’acqua in un’esperienza… frizzante!

Che cos è l’anidride carbonica

L’anidride carbonica (CO2) è una molecola composta da un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno. È un gas naturalmente presente nell’atmosfera terrestre e ha una presenza fondamentale in molteplici processi che riguardano la nostra vita e il nostro pianeta.

La CO2 è essenziale per le piante. Attraverso un processo chiamato fotosintesi, le piante assorbono l’anidride carbonica e, con l’aiuto della luce solare, la trasformano in ossigeno e in glucosio, che serve come fonte di energia per loro stesse e, direttamente o indirettamente, per quasi tutti gli altri organismi viventi.

In ambito industriale e culinario, la CO2 è la molecola che dà quel tocco frizzante alle nostre bevande preferite, come l’acqua gassata. Quando l’anidride carbonica viene disciolta in acqua sotto pressione, crea quelle bollicine vivaci e pungenti che molti di noi amano.

Una volta che la bottiglia o la lattina viene aperta e la pressione rilasciata, la CO2 inizia a uscire dall’acqua sotto forma di bollicine, portando con sé quella sensazione frizzante sulla lingua.

Per quanto riguarda la produzione di anidride carbonica ad uso alimentare, una delle principali fonti è il sottosuolo. Proprio come il petrolio o il gas naturale, la CO2 può essere trovata in grandi depositi sotterranei.

Una volta individuati questi depositi, viene estratta attraverso pozzi profondi, in modo simile all’estrazione di petrolio. Dopo essere stata estratta, l’anidride carbonica viene purificata per eliminare eventuali impurità, rendendola sicura e adatta all’uso nell’industria alimentare.

anidride carbonica acqua

Un altro metodo interessante per ottenere CO2 è come sottoprodotto di certi processi industriali. Ad esempio, durante la produzione di ammoniaca o la fermentazione alcolica in birrifici e distillerie, si libera anidride carbonica. Anche in questo caso, prima di essere utilizzata nell’industria delle bevande, la CO2 viene raccolta, purificata e liquefatta.

Come si produce l’acqua gassata?

Fino al 1800, la produzione artificiale di acqua gassata non era affatto scontata. I primi esperimenti risalgono alla seconda metà XVIII secolo, quando Joseph Priestley creò un modo per rendere gassata l’acqua osservando il processo che rende naturalmente frizzanti le bevande alcoliche.

Il chimico inglese poggiò un contenitore d’acqua su un barile di birra in fermentazione: l’anidride carbonica liberata passava dalla birra all’acqua. Dopodiché veniva liberata sotto forma di bollicine.

Da questa prima esperienza, Priestley cercò un modo per produrre l’acqua frizzante, sostituendo la birra con acido solforico e gesso. Nei decenni successivi il metodo Priestley fu migliorato, con la produzione di massa dell’acqua gassata grazie al processo di iniezione nel liquido delle bollicine di anidride carbonica.

Il procedimento in questione si chiama carbonatazione, e prevede l’aggiunta di anidride carbonica all’acqua purificata sotto pressione.

Quando l’acqua e la CO2 vengono messe insieme in condizioni di pressione elevata, il gas si dissolve nell’acqua, creando un legame temporaneo con le molecole d’acqua. Questa combinazione, sotto pressione, mantiene il gas disciolto nell’acqua fino a quando la pressione non viene rilasciata, come quando apriamo una bottiglia di acqua gassata.

Rispetto all’acqua naturale, la formula chimica dell’acqua frizzante è H2CO3.

Esistono infine acque naturalmente gassate (dette anche effervescenti) in cui l’anidride carbonica è già disciolta prima dell’imbottigliamento. Per essere definite tali, la quantità di CO2 alla sorgente deve essere maggiore o uguale a 250 mg/l.

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