COS’È LA DUREZZA DELL’ACQUA
La durezza dell’acqua è un paramento che indica il contenuto di sali disciolti al suo interno, in particolare la quantità totale di sali di calcio (Ca) e magnesio (Mg) sotto forma di cloruro di calcio (CaCl2), solfato di calcio (CaSO4), cloruro di magnesio (MgCl2) e solfato magnesio (MgSO4).
DUREZZA ACQUA PERCHÉ È IMPORTANTE
La durezza dell’acqua è un parametro molto importante da tenere in considerazione perché riguarda l’acqua potabile: un’acqua eccessivamente dura è responsabile della formazione del calcare, un problema comune ma fastidioso in molte situazioni domestiche.
Un’eccessiva durezza dell’acqua, infatti, può causare la formazione di incrostazioni nelle tubature e negli elettrodomestici, arrivando a danneggiare anche i tessuti, e il benessere di capelli e pelle. Questo accade perché la durezza indica anche la capacità di un’acqua di reagire con il sapone. Se un’acqua è molto dura, richiede più sapone per produrre schiuma.
LA DUREZZA DELL’ACQUA È PERICOLOSA?
Il contenuto di calcio e magnesio dell’acqua potabile è monitorato e mantenuto all’interno dei limiti di sicurezza e, in generale, non rappresenta un rischio per la salute, anzi: calcio e magnesio sono due minerali fondamentali per il nostro organismo
DUREZZA TOTALE, PERMANENTE E TEMPORANEA
Esistono tre tipologie di durezza dell’acqua, totale, permanente e temporanea:
- La durezza totale dell’acqua è il totale dei sali di calcio e magnesio disciolti in acqua.
- La durezza permanente dell’acqua è un parametro che misura la quantità di sali di calcio e magnesio che rimangono in soluzione dopo l’ebollizione.
- La durezza temporanea dell’acqua è la differenza tra la durezza totale e quella permanente, pertanto costituisce la quantità di bicarbonati di calcio e magnesio che precipitano per ebollizione dell’acqua.
COME SI MISURA LA DUREZZA
Esistono varie unità di misura per la durezza dell’acqua, ma la più utilizzata a livello mondiale, e in Italia, è quella in gradi francesi (°F). Più il grado è alto, maggiore sarà la durezza dell’acqua.
In particolare, si parla di:
- acque molto dolci, quando la durezza è inferiore a 7°F;
- acque dolci, quando la durezza si attesta tra 7°F a 14° F;
- acque mediamente dure, quando la durezza si attesta tra 14°F e 22°F;
- acque discretamente dure, quando la durezza si attesta tra 22°F a 32°F;
- acque dure, quando la durezza si attesta tra 32°F e 54°F;
- oltre i 54°F si parla di acque molto dure.
L’acqua piovana è molto dolce, per esempio, poiché la sua durezza non supera 1°F, mentre alcune acque sotterranee possono arrivare a superare i 50°F, a seconda della tipologia di terreno che attraversa l’acqua durante il suo percorso.
Se attraversa strati di rocce granitiche, che sono poco solubili, l’acqua resterà dolce o molto dolce, se invece attraverserà aree argillose diventerà probabilmente mediamente dura, e nel caso di rocce gessose, l’acqua sarà molto dura. Solitamente, inoltre, l’acqua del rubinetto ha una durezza molto maggiore rispetto a quella dell’acqua minerale.
La normativa italiana vigente, ovvero il D. Lgs 31/2001, prevede che il grado di durezza ottimale dell’acqua destinata al consumo umano deve essere compreso tra 15°F e 50°F.
LA DUREZZA DI ACQUA SANT’ANNA
Con la sua durezza di soli 0,98°F, Acqua Sant’Anna della sorgente Rebruant si attesta tra le acque molto dolci.
O meglio, tra le acque più dolci al mondo!