Bonding: l’inizio del dialogo tra una mamma e il suo bimbo

Appena un bambino nasce ciò di cui ha più bisogno è il contatto con chi l’ha tenuto in grembo per 9 mesi, la sua mamma. L’instaurarsi del legame tra madre e figlio, è uno dei processi più importanti per il neonato, e inizia con il contatto tra i due sin dai primissimi momenti dopo la nascita. Questo è il bonding, il legame che definisce il rapporto più intimo e naturale che possa esistere, quello tra una mamma e il suo bimbo.

 

Io sono nata pretermine e d’urgenza negli anni ’70. Sono stata separata da mia mamma immediatamente mentre ancora lei dormiva, piazzata in una culla termica, maneggiata da puericultrici per giorni e ho potuto sentire le mani e l’odore di mia madre solo dopo più di 70 ore. Per questo, quando alla scuola ISPEE ci hanno spiegato e mostrato l’importanza del bonding sono rimasta profondamente colpita.

Le prime ore che un neonato passa con sua madre sono fondamentali nello sviluppo dell’attaccamento.

Bonding

Preciso che è pressoché inutile infilarsi in pensieri contorti se con i nostri figli non siamo state così fortunate e adeguatamente seguite da poter abbandonarci ad un bonding senza interferenze. I meccanismi di riparazione, sia dei bambini che delle madri, sono sorprendenti. Però è davvero importante che si parli sempre più spesso di questa cultura del legame e dell’importanza del bonding anche da un punto di vista emotivo e relazionale.

“Nei primi minuti di vita l’unica necessità per un neonato sano è di essere asciugato e avvolto in un telino tiepido, ogni altra routine oltre a non essere utile è di ostacolo al bonding e pertanto dovrebbe essere rimandata”, così il Dott. Alessandro Volta, ci spiega l’urgenza profonda del bonding.

 

Ci sono gesti e azioni che possono essere rimandati: il bonding no.

Il bonding va praticato immediatamente e i motivi sono anche organici e legati alla cascata ormonale che investe sia la mamma che il bambino durante il travaglio e nei primi minuti dopo il parto. L’ossitocina, ad esempio, chiamata anche “ormone dell’amore”, raggiunge le concentrazioni più alte nel sangue materno dopo 30 minuti dalla nascita, quando gli sguardi di mamma e bimbo finalmente si incrociano. Questo favorisce l’espulsione della placenta, sostiene l’allattamento e favorisce l’innamoramento tra la mamma e il suo piccolo.

Bonding

Ecco perché la coppia mamma/bambino, in questa fase non dovrebbe mai essere disturbata: lavaggio e misurazione, in assenza di complicazioni possono essere rimandate a più tardi.

I primi minuti di vita di un bambino, sono anche i primi minuti di vita di una mamma. Entrambi hanno un lavoro enorme da compiere: il neonato, abituato a stare immerso nel liquido amniotico deve fare i conti anche con la forza di gravità e tra le braccia della mamma deve ritrovare l’utero; la mamma deve elaborare il distacco e capire che cosa è successo, ora che finalmente il dolore è passato e tutto può essere assaporato con lentezza.

Il bondig post partum è l’inizio di un dialogo, che non terminerà mai più.

 

Introduzione a cura della Redazione Web Sant’Anna.

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