Logistica

Avanguardia


La logistica in Acqua Sant’Anna è integrata al 100% con il processo produttivo, in perfetta sinergia: dall’approvvigionamento di materie prime alla linea di produzione fino agli autotreni in baia di carico, tutto questo quasi totalmente automatizzato grazie alla flotta di carrelli LGV.

Il percorso della nostra acqua


Sorgenti
Tubazioni
Serbatoi
Arrivo in stabilimento
Stabilimento produttivo
Linea di produzione
LGV
Carico sugli autotreni
Verso il consumatore
Sulla tavola degli italiani

Dall’arrivo delle materie prime alla linea produttiva

Acqua Sant’Anna presenta un solo magazzino di stoccaggio delle materie prime all’interno dello stabilimento di Vinadio e, da inizio 2021, si è aggiunto anche un magazzino a fondo valle. La fornitura di materie prime arriva nel magazzino di stoccaggio e passa in tempi brevi, grazie ai robot a guida laser, al reparto produttivo dove entra nel processo di produzione della nostra bottiglia.


Dalla linea produttiva al cliente

Il ciclo produttivo inizia dal prelievo delle preforme, una sorta di “provette”, che vengono caricate attraverso nastri trasportatori in macchine denominate soffiatrici. Le preforme vengono riscaldate in un fornìo a una temperatura di circa 100°C che le rende malleabili e pronte per essere soffiate con aria compressa alla pressione di 40 bar, facendole aderire alle pareti di uno stampo che conferisce la classica forma della bottiglia. Questa viene immediatamente raffreddata; poi attraverso la riempitrice, l’acqua proveniente dalla sorgente entra nella bottiglia, che viene tappata, etichettata, fardellata e pallettizzata. Il processo produttivo è totalmente automatizzato e seguito costantemente da personale di controllo.
Alla fine della linea di produzione 40 veicoli a guida laser (LGV) prelevano i pallet, li conducono al magazzino per poi prelevarli e portarli nelle zone di carico. Da qui i pallet vengono poi caricati con attenzione sugli autotreni che partono ogni giorno da Vinadio per portare in tutta Italia quest’acqua dalle caratteristiche organolettiche straordinarie.

Una volta che i prodotti arrivano nelle baie di carico e posizionati sugli autotreni vanno in parte in consegna diretta presso i clienti e in parte portati nei 15 depositi di stoccaggio presenti sul territorio nazionale. I poli maggiori di distribuzione negli ultimi anni sono stati: Torino (Beinasco/Orbassano), Tortona, Roma (Frosinone), Bari e Catania.


Negli ultimi anni Acqua Sant’Anna ha puntato molto sulle alternative ai mezzi di trasporto tradizionali.
In particolare nella scelta dei fornitori di trasporto è stata posta specifica attenzione alla presenza, nel parco macchine del partner, di mezzi alimentati a LNG (biometano) attraverso i quali è possibile evitare fino al 95% di emissioni di CO2  nell’atmosfera.

In controtendenza rispetto al settore, da sempre Acqua Sant’Anna predilige il trasporto su rotaia anziché su strada: i camion partono dallo stabilimento e si fermano alla prima grande stazione ferroviaria a valle, dove il prodotto è caricato sui treni e quindi spedito in tutta Italia.

I chilometri percorsi via treno ogni anno sono circa 180.000, questo ha permesso una riduzione delle emissioni e del numero dei trasporti su gomma e, quindi, dei relativi mezzi in circolazione.

Grazie alla scelta ecologica del treno, interpretando le direttrici strategiche e le scelte valoriali in tema di sostenibilità e attenzione all’ambiente, l’Azienda, in collaborazione con il Partner Mercitalia Logistics del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha realizzato un’efficienza in merito al paradigma distributivo (concetto di magazzino viaggiante) che ha comportato un risparmio e riduzione di emissioni CO2.

Con un approccio intermodale Acqua Sant’Anna continua ad investire anche sul servizio marittimo, al fine di ridurre il numero di mezzi che transitano sulle strade italiane e per agevolare la distribuzione nelle Isole e nelle regioni del centro-sud Italia.

Acqua Sant’Anna ha, inoltre, modificato la gestione dei pallet passando da una gestione degli stessi a rendere a una gestione a noleggio (CHEP), questo permette la circolazione in tutto il sistema economico dei pallet che sono quindi condivisi e utilizzati dai diversi attori della filiera in ottica di circular economy.

Legno risparmiato pari a
1.771.127 dm3
+ 1.711 alberi
Riduzione CO2 pari a
2.083.092 kg
+ 47 viaggi in camion intorno alla terra
Riduzione rifiuti pari a
171.065 kg
+ 40 camion di rifiuti

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