Innovazione
Innovazione fisiologica
In Acqua Sant’Anna l’innovazione è fisiologica. Cuore pulsante della sua storia e delle visioni future. Innovazione che nasce dai principi di rispetto per la natura, cresce nella ricerca di gusti e nuovi sapori da tutto il mondo, vive nell’avanguardia del suo stabilimento, un gioiello Hi-tech di fama internazionale dove robot e tecnologia avanzata sposano perfettamente le scelte di bioarchitettura e bioedilizia.
Lo stabilimento si estende su 60 mila metri quadri e vanta un impianto produttivo all’avanguardia, diventato ormai un modello di fama mondiale, studiato con attenzione anche da molte grandi aziende internazionali, che hanno già voluto visitare lo stabilimento di Vinadio, un vero gioiello Hi-Tech in una tranquilla valle alpina.
Legno e pietra sono i materiali che dominano nel sito produttivo, costruito secondo i principi della bioarchitettura e della bioedilizia, per la migliore integrazione nel contesto alpino e nel rispetto delle forme e dei materiali tradizionalmente utilizzati in montagna.
Attraverso 400 km di tubazioni, l’acqua che sgorga dalle sorgenti, poste fino a 1.950 metri d’altitudine, viene incanalata e condotta fino allo stabilimento dove è raccolta in 11 serbatoi d’acciaio inox della capacità di 1 milione di litri d’acqua ciascuno. Da qui partono immediatamente le linee produttive e l’acqua viene subito imbottigliata, affinché conservi intatta la sua purezza originaria.
Linee di produzione
Acqua Sant’Anna ha un impianto produttivo con 13 linee di imbottigliamento per l’acqua, un’impresa tecnologica davvero complessa, sviluppata ad hoc con il leader del settore. Le tre linee più recenti producono fino a 54 mila bottiglie ogni ora per il formato 1,5lt e 81.000 bottiglie/ora per il formato 0,5lt (sono tra le più performanti al mondo).
A queste si aggiungono due linee in asettico dedicate alla produzione di bevande in bicchierino, che consentono di non inserire conservanti (una ha una capacità oraria di 40mila bicchierini ed è tra le più veloci al mondo), e una linea in asettico per la produzione in bottiglia
Ricerca e sviluppo
I formati lavorati dallo stabilimento sono stati dieci: dal 150 ml di Sant’Anna Beauty Hyaluronic Acid al 2 litri di Acqua Sant’Anna (150 ml, 200 ml, 250 ml, 330 ml, 350 ml, 500 ml, 750 ml, 1 lt, 1,5 lt ,2 lt).
Acqua Sant’Anna investe fin dalle sue origini in Ricerca e Sviluppo per la creazione di packaging sostenibili e innovativi. Vengono effettuate molte prove sui materiali di confezionamento ed imballaggio in ottica sostenibile.
Ogni anno vengono provati nuovi materiali Bio e riciclati (R-PET), oltre che materiali che impiegano la plastica in quantità ridotta.
arma vincente
La ricerca continua di tecnologie sempre più avanzate è una delle carte vincenti dell’Azienda, che collabora anche con i migliori partner per sviluppare soluzioni tecnologiche ad hoc, costruendo soluzioni su misura per esigenze specifiche e contribuendo così allo sviluppo ed al miglioramento delle tecnologie esistenti sul mercato. Nel sito produttivo di Vinadio lavorano incessantemente i più moderni robot pallettizzatori, concepiti per risparmiare una notevole quantità di plastica in fase di imballaggio.
I pallet di merce vengono prelevati al fine linea da una flotta di 45 veicoli a guida laser (anche chiamati LGV), carrelli automatizzati che rispondono agli input di un software centrale, in grado di gestire la movimentazione della merce e delle materie prime, dallo stoccaggio all’uscita dal magazzino. Questi veicoli si muovono in modo completamente autonomo, spostano la merce in magazzino e preparano i carichi, distinguendo tra le varie tipologie di acqua, formati e quantità. Oltre a garantire una precisione superiore al 99,5%, questi veicoli rispettano l’ambiente (funzionano infatti con batterie ricaricabili anziché utilizzare carburante) e, grazie ad un’innovativa tecnologia tutta made in Italy, aumentano la sicurezza sul lavoro, eliminando incidenti alle persone e danni alle cose.
Dal 2016 tutte le batterie dei carrelli LGV sono al litio e Acqua Sant’Anna le sta progressivamente sostituendo con le batterie al litio-zolfo (Li-S) un litio di nuova generazione. Inoltre, Acqua Sant’Anna ha lavorato nel 2019 ad un progetto specifico che ha portato nel 2020 alla sostituzione, nei transpallet per il carico mezzi, delle attuali batterie con quelle al litio.
Per supportare al meglio la crescita, da anni l’Azienda ha implementando le tecnologie ICT con l’obiettivo di mettere in comunicazione tutte le divisioni aziendali per migliorare la propria efficienza e ottimizzare al meglio le risorse. È stata raggiunta una quasi totale dematerializzazione dei documenti da archiviare, iniziato con la conversione al digitale dei documenti del ciclo attivo e passivo (pari a circa 550mila documenti all’anno). Via via sono stati coinvolti anche i documenti di trasporto, una mole enorme, considerato che ogni giorno partono mediamente dallo stabilimento circa 300 autotreni.
Acqua Sant’Anna è dotata di un sistema informatico integrato di fabbrica che negli ultimi anni è stato potenziato al fine di gestire tutti i processi interni all’Azienda come, ad esempio, i movimenti all’interno del magazzino materie prime, la produzione delle linee di imbottigliamento, gli interventi del reparto di manutenzione, i movimenti del magazzino prodotto finito con il sistema di movimentazione a LGV e il relativo processo logistico.
L’obiettivo è quello di investire ancora per dotarsi di strumenti che permettano la raccolta di dati sempre maggiori all’interno del sistema fabbrica che consentano di analizzare le performance delle nostre linee di imbottigliamento e dei nostri processi e di prevederne rotture o malfunzionamenti al fine di ottimizzare l’intero processo produttivo.