Gestione imballaggi

Packaging e materiali

in acqua sant'anna

La Qualità di Acqua Sant’Anna passa anche attraverso il packaging e i materiali utilizzati. Per questo da sempre vengono selezionati i fornitori per garantire al cliente la qualità dei prodotti e per progettare imballi che riducano l’uso della plastica, attraverso un continuo scambio di idee con i partner. 

Proprio per questo, nell’ambito della gestione degli imballi, Acqua Sant’Anna continua a portare avanti, fin dai primi anni di attività, iniziative specifiche di riduzione della quantità di plastica utilizzata per confezionare il suo prodotto, effettuando grandi investimenti tecnologici.

Attraverso numerosi test e investimenti, che assicurano e preservano la Qualità del prodotto, Acqua Sant’Anna riesce a confezionare la sua acqua all’interno di contenitori più leggeri che utilizzano plastica in minore quantità. La stessa politica viene adottata anche per quanto riguarda i tappi, anche questi infatti sono oggetto di test industriali e prove specifiche che hanno portato ad una riduzione in altezza nel corso degli anni, segno evidente del continuo impegno dell’Azienda verso la salvaguardia dell’ambiente.

Inoltre, per consentire la riduzione degli sprechi di materiale plastico, Acqua Sant’Anna ha installato negli ultimi anni degli innovativi robot pallettizzatori che permettono di utilizzare la giusta quantità di film di plastica per avvolgere i bancali e proteggerli nel loro viaggio verso il cliente.


L’impegno di Acqua Sant’Anna rivolto a creare imballaggi più environment-friendly è un percorso cresciuto con l’Azienda stessa, infatti nello sviluppo del business delle acque minerali, Acqua Sant’Anna ha sempre avuto consapevolezza del privilegio, e della grande responsabilità, di lavorare in un ambiente dalle caratteristiche straordinarie: l’alta montagna, un luogo incontaminato e bellissimo, un patrimonio naturale. Per questo, ha sempre operato scelte che fossero in linea con il rispetto e la tutela del luogo che ha permesso all’Azienda di raggiungere tanto successo.

Anche il prodotto deve tutelare in ogni suo aspetto questa risorsa importantissima. Così la Società ha cominciato a pensare alla possibilità di realizzare un packaging totalmente innovativo, che non solo preservasse le caratteristiche organolettiche dell’acqua, ma che rispettasse anche l’ambiente e fosse in grado di rappresentare un beneficio enorme non solo per chi abita oggi il mondo, ma che segnasse una svolta epocale nei consumi e negli imballaggi, anche e soprattutto guardando ai consumi delle generazioni future.

Così è nata Sant’Anna Bio Bottle,
una bottiglia che non contiene neanche una goccia di petrolio, ma si ricava dalla fermentazione degli zuccheri vegetali.

 Non esisteva, e tutt’ora non esiste, una materia prima simile in Italia che per questo motivo è stata importata, inizialmente, dagli USA e, successivamente, dalla Thailandia. Sono stati fatti importanti investimenti dall’Azienda per adattare l’impianto produttivo a questo materiale innovativo e poter produrre le bottiglie nello stabilimento di Vinadio (Cuneo). Oggi il prodotto è negli scaffali delle principali catene della grande distribuzione e sta avendo un sempre maggiore successo.


Oltre all’evidente risparmio di risorse non rinnovabili e all’abbattimento di emissioni che questo cambiamento comporta in fase di produzione, i numerosi test di laboratorio effettuati sul prodotto hanno dimostrato che questo materiale garantisce all’acqua una conservazione che preserva al meglio le caratteristiche organolettiche, poiché il contenitore è assolutamente naturale e rispetta la naturalezza del contenuto.


Economia circolare

Con l’adesione al consorzio Coripet e al progetto Bottle to Bottle Acqua Sant’Anna contribuisce alla creazione di un’economia circolare attraverso cui la bottiglia in PET viene riciclata (R-PET) e il polimero viene a sua volta (ri)utilizzato per la creazione di nuove bottiglie. Così facendo le bottiglie post consumo acquisiscono una nuova vita e il processo di riciclo è potenzialmente infinito, a patto che le bottigliette vengano correttamente smaltite. 

la proposta di cauzione

Proprio per incentivare il corretto smaltimento, evitando la dispersione di rifiuti nell’ambiente e consentendo al contempo il recupero del PET, Acqua Sant’Anna sostiene come soluzione quella del pagamento di una cauzione al momento dell’acquisto di bottiglie d’acqua con successiva restituzione al momento della riconsegna della bottiglia vuota negli appositi raccoglitori. 


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